L’epilogo che nessuno si aspettava. La Lazio, da prima in classifica a novanta minuti dalla fine della fase a gironi, perde in casa del Feyenoord e chiude al terzo posto del raggruppamento. La sconfitta di misura ad opera di Gimenez costringe i biancocelesti ad accontentarsi della Conference League vedendo sfumare gli ottavi di Europa League. Grandissima delusione per la squadra di Sarri che compie diversi errori complice anche una linea difensiva decisamente sottotono per un match di tale importanza. La sensazione è che la rosa non abbia i giusti ricambi in determinati ruoli sia a livello tecnico che di leadership. Con l’assenza di Immobile, poi, è mancato quello stoccatore fondamentale in una gara del genere. Una dura battuta d’arresto nella settimana del derby capitolino.
Primo tempo: inizio a ritmi altissimi della gara a testimonianza dell’importante posta in palio. Scivola Patric e lascia spazio a Danilo che calcia a botta sicura ma di poco fuori. La risposta della Lazio un minuto dopo con Felipe Anderson che calcia e colpisce la traversa. L’attaccante brasiliano è il più ispirato e, al 20′, serve in profondità Cancellieri che cerca il tiro a giro di poco fuori. I biancocelesti si mantengono in avanti e Lazzari spreca davanti al portiere dopo l’assist di Milinkovic. Al 25′ Provedel salva il risultato volando e respingendo la botta a giro di Paixao. Alla mezz’ora arriva anche il primo giallo del match sventolato a Lazzari. Poco dopo serve l’intervento di Patric per deviare il tiro di Danilo. Dopo due minuti di recupero le squadre vanno negli spogliatoi.
Secondo tempo: la ripresa riparte con due novità. Nel Feyenoord Hartman prende il posto di Lopez. Sul fronte biancoceleste Marusic prende il posto di Lazzari. Al 52′ viene ammonito Zaccagni ma la Lazio è pericolosa ancora con Felipe Anderson, ma il suo diagonale viene respinto. Superata l’ora di gioco i due allenatori cambiano ancora. Fuori Danilo e dentro Gimenez, mentre va fuori Zaccagni sostituito da Pedro. In casa olandese il cambio è “miracoloso”. Pochi secondi dopo il suo ingresso, proprio Gimenez timbra il cartellino che con un po’ di fortuna spinge in rete beffando la difesa della Lazio. La squadra di Sarri protesta per il contatto tra l’attaccante e Provedel ma, dopo il controllo VAR, la rete viene convalidata. Sarri, senza il suo goleador Immobile, cerca il tutto per tutto inserendo Cataldi e Vecino per Marcos Antonio e Basic. Al 72′ il Feyenoord sfiora il raddoppio con il tiro di Kokcu che scheggia il palo. In casa ospite il nervosismo è a fior di pelle come dimostrano i gialli a Sarri, Pedro e Cancellieri. L’attaccante lascia il posto al giovanissimo Romero. E’ il momento del massimo sforzo per la Lazio alla ricerca del goal preziosissimo per evitare la retrocessione in Conference League. A pochi minuti dal novantesimo, nuova mischia che viene punita con i gialli a Gimenez, Patric, Timber e Marusic. Vengono concessi sei minuti di recupero ma la Lazio perde completamente la testa. Viene espulso il baby Romero con una doppia ammonizione beccata in meno di un minuto. Al triplice fischio è festa Feyenoord, mentre la Lazio scivola in Conference League.