E’ stato uno degli sport italiani a decretare lo stop definitivo alla stagione 2019-20. Ed è anche uno dei primo a pensare a come riorganizzarsi e partire per il prossimo campionato.
Il basket guarda avanti e lo fa con diverse proposte sul tavolo. I club di serie A discutono, insomma, sul format della stagione 20-21 con un diktat fornito dal presidente di Lega, Umberto Gandini: “Squadre pari”, quindi non più 17 come nell’ultimo torneo a seguito della mancata iscrizione di Avellino.
Le strade da seguire sembrano essere sostanzialmente due. Una, più tradizionale, legata alla possibilità di autoretrocessioni di alcuni club dalle casse anemiche, l’altra certamente più bizzarra e, per certi versi più suggestiva, quella che allarga la massima serie con il ripescaggio di 3 club dalla A2 (Torino, Ravenna e Verona sarebbero in pole position). Idea bizzarra, dicevamo, non tanto per l’ipotesi ripescaggio che potrebbe anche rientrare nella logica, quanto nell’eventualità di suddividere la A in due gironi per via longitudinali. Questa ipotesi sarebbe legata, tuttavia, ad un procrastinarsi dell’inizio della stagione. In casa di inizio a gennaio 2021 si potrebbe cominciare a parlarne, al momento l’assemblea dei club non la starebbe neppure prendendo in considerazione.
Ad oggi c’è una data certa: quella del 31 luglio quale giorno ultimo in cui presentare la domanda di iscrizione al campionato nella massima serie.
Stabilita, infine, la graduatoria per la partecipazione alle coppe europee. Si attingerà dal piazzamento delle squadre al termine del girone di andata. Prima la Virtus Bologna (che sceglierà l’Eurocup), seconda Sassari (Champions League) e terza Brescia (Eurocup), mentre Milano accedere di diritto all’Eurolega.