Strepitosa impresa di Lorenzo Musetti che piega Carlos Alcaraz (6-4, 6-7, 6-4 lo score) e si aggiudica l’Atp 500 di Amburgo, mentre Matteo Berrettini, a Gstaad, deve inchinarsi a Caspeer Ruud che bissa, così, il successo dello scorso anno.
Giornata di grande tennis, dunque, per i colori azzurri. Ma partiamo dalla grande affermazione di Musetti, nella finale più giovane di sempre di un Atp categoria 500.
Ci sono volute 2 ore e 49 minuti di grande tennis per permettere al tennista nativo di Carrara di battere lo spagnolo, numero 1 del seeding e naturale favorito alla vigilia.
Dopo Nicola Pietrangeli nel 1960, Paolo Bertolucci nel 1977 e Fabio Fognini nel 2013, Musetti è il quarto tennista italiano a scrivere il suo nome nell’albo d’oro del prestigioso torneo tedesco. Per Musetti, prossima settimana sarà best ranking (31). E lo sarà anche per Alcaraz che entrerà nella top 5.
Musetti si è aggiudicato il primo set 6-4, con break decisivo al settimo game, dopo che ad inizio match i due avevano perso la battuta. Nel secondo set, subito break, in apertura, per Musetti che sul 5 a 4 e servizio in suo favore falliva due match point consecutivi e poi perdeva il servizio. Si arrivava al tie break. Musetti andava avanti 6-3, conquistando tre match point consecutivi, ma si bloccava, permettendo ad Alcaraz di infilare cinque punti di fila che gli fruttavano il set. Al terzo, quando tutti si aspettavano un crollo psicologico di Musetti, emergeva la solidità dell’azzurro che toglieva il servizio ad Alcaraz al decimo game, sfruttando, stavolta, il primo match point.
Nulla da fare, invece, per Matteo Berrettini contro Ruud a Gstaad. Il tennista romano si aggiudicava il primo set 6-4, non la chiudeva al secondo (durato un’ora esatta), perdendo il set al tie break e poi, alla lunga, veniva irretito dal gioco del norvegese che strappava due volte il servizio a Berrettini, vincendo la terza partita 6-2.