I massimi vertici della federazione inglese di calcio stanno lavorando per trovare un piano di ripresa per la Premier League, interrotta lo scorso marzo a causa dell’emergenza sanitaria scoppiata in tutto il mondo. La volontà di tornare in campo c’è tra i vari club, ma bisogna capire se ci saranno le condizioni che lo permettano.
La gare ancora da disputare sono 92. Inoltre ci sono anche gli introiti economici come motivazione per le società per ricominciare la stagione (in caso di sospensione definitiva del campionato i club dovrebbero restituire una cifra pari a 371 milioni di sterline) e tanti avrebbero già contattato i propri tesserati per riprendere le sedute di allenamento l’11 maggio, ma gli organi di Governo competenti non si sono ancora espressi a riguardo.
Per garantire una maggiore sicurezza, evitando di sovraffollare troppi impianti, la FA (Football Association) avrebbe proposto lo stadio di Wembley come unica struttura in cui far giocare le squadre (facendo disputare fino a quattro partite al giorno), almeno durante le prime settimane.
In più il centro nazionale di St George’s Park, fornito di 228 camere d’albergo e 13 campi di calcio, sarebbe stato reso disponibile dalla federazione come casa-base nel periodo degli allenamenti in sicurezza.