Due giorni dopo l’incidente avvenuto durante il GP di Catalunya di MotoGP, Takaaki Nakagami ha voluto scusarsi pubblicamente con Alex Rins e Pecco Bagnaia, anch’essi coinvolti nello scontro. Il pilota giapponese ha ammesso la propria colpa e dalla stanza di ospedale (non ha riportato grossi traumi) ha voluto mandare un messaggio ai due avversari. Lo spagnolo, infatti, si è procurato una frattura al polso nella caduta, mentre il ducatista ha raccolto un altro zero che rischia di allontanarlo quasi definitivamente dalla corsa per il titolo.
Le scuse pubbliche di Nakagami
“Prima di tutto – ha scritto il pilota della Honda sui propri profili social – voglio scusarmi con Alex Rins e Pecco Bagnaia per l’incidente di ieri. È stata tutta colpa mia. Auguro a Rins una pronta guarigione e spero che sia in forma per il GP di Germania. Dopo l’incidente di domenica, mi sento fortunato perché non ho avuto infortuni gravi, né fratture e sto bene. Ho passato la notte nel reparto di terapia intensiva, sotto osservazione, ma tutto va bene. Cercherò di essere pronto per la prossima gara al Sachsenring”.
Il motivo della mancata sanzione a Nakagami
Il collegio dei commissari ha motivato così la scelta di non sanzionare il giapponese: “I Commissari Sportivi FIM MotoGP hanno esaminato da tutte le angolazioni l’incidente alla curva uno tra i piloti Takaaki Nakagami, Alex Rins e Francesco Bagnaia. Sulla base delle prove a disposizione degli Stewards, comprese le riprese dall’elicottero, è stato stabilito che si è trattato di un incidente di gara che non richiede ulteriori azioni“.
“Nakagami – si legge ancora nella nota ufficiale divulgata – ha guadagnato diverse posizioni in accelerazione allo spegnimento del semaforo. Si ritiene che abbia frenato contemporaneamente ai piloti a lui vicini, senza avvantaggiarsi in modo significativo. Il pilota numero 30 ha quindi perso l’anteriore ed è caduto. Moto e pilota sono entrati in contatto con Rins e Bagnaia. La soglia stabilita affinché tali incidenti comportino una sanzione è che un pilota sia troppo veloce rispetto agli altri, senza alcuna ragionevole aspettativa di poter entrare in curva”.