Dopo il successo con l’Inghilterra, l’Ungheria si presenterà a Cesena, per affrontare l’Italia forte dei suoi tre punti in classifica.
Prima del match di domani, ha parlato, in conferenza stampa, il Ct ungherese Marco Rossi.
«Stiamo bene, i ragazzi hanno recuperato bene. Chiaramente, quando c’è così poco tempo non ti alleni e svolgi un lavoro di recupero. Dai vari test sembra però i ragazzi abbiano recuperato e domani all’inizio della partita saremo al 100%. Lavorando da ct, in Italia ci torno spesso: non manco dall’Italia da tanto tempo e quando torno in Italia sto con la mia famiglia. Però l’emozione c’è, perché sostanzialmente dopo 10 anni siamo partiti dall’essere sconosciuti in Ungheria ad affrontare la nostra Nazionale, Questa sera ancora no, anche se ho incontrato Mancini e il suo staff, ma domani sera ci sarà un tumulto»
Che pensa della Nazionale Italiana?
«Il fatto che l’Italia non si sia qualificata al Mondiale è stato un shock per tutti, per noi italiani ma anche per chi non lo è. Ha dimostrato di essere una grandissima squadra. Purtroppo, ha avuto tanti episodi avversi che si sono protratti fino alla gara con la Nord Macedonia. Qualche episodio fortunato c’era stato durante l’Europeo, ma dopo tutto è stato contro. In Italia, specialmente nel calcio, vogliamo essere i migliori, ma in questo momento dobbiamo accettare che non siamo i migliori ma tra i migliori. Mancini ha dimostrato di avere visione e credo che per il futuro immediato e prossimo saranno parte della Nazionale diversi giocatori che sono stati mandati a casa per ragioni varie, ma l’Italia è giovane e ha qualità e quantità. Io, da tifoso italiano ma anche da addetti ai lavori sarei molto meno catastrofista per questa mancata qualificazione al Mondiale»
Sulla Nations League.
«Per noi è ottima. Non so quante altre volte avremo la possibilità di misurarci contro nazionali di questo livello e poi grazie alla Nations League ci siamo qualificati all’Europeo: non ci fosse stata la Nations League, saremmo stati eliminati nel 2019. Questa Nations League ci darà punteggio per poter prendere parte ai play-off nel caso in cui non dovessimo qualificarci all’Europeo. Per noi è molto utile, per Germania, Italia e Inghilterra può essere diverso ma è un calendario UEFA e bisogna seguirlo e rispettarlo».
Con Italia, Inghilterra e Germania nello stesso gruppo pensate di farcela?
«Nel calcio se si può parlare di qualche miracolo sportivo difficilmente questo miracolo si può ripetere. Aver fatto tre punti contro l’Inghilterra vuol dire non concludere il girone a zero come tanti avevano pronosticato. Quando si parla di numeri, di statistiche, bisogna essere oggettivi: siamo gli intrusi di questo girone ma siamo qui e vogliamo giocarcela. Vogliamo uscire dal campo a testa alta, sapendo di aver dato tutto. All’Europeo con Francia, Germania e Portogallo siamo arrivati quarti, ma l’Ungheria a fine girone era contenta e questo ci è bastato. Nonostante il nostro livello non sia quello dell’Italia, la nazionale ungherese è seguita da 10 milioni di persone e in proporzione il tifoso ungherese è appassionato come quello italiano».