Quella di ieri non è stata una serata come tante altre per la Juventus, perché sono arrivati i congedi di Giorgio Chiellini e Paulo Dybala. Due colonne del club bianconero nel nuovo millennio. Il difensore classe 1984 lascia quella è stata la sua casa per 17 stagioni dopo 559 gettoni, molti dei quali con la fascia di capitano al braccio, e 36 reti realizzate. Si attende anche l’ultimo saluto alla Nazionale, in programma il prossimo 1° giugno. Il fantasista argentino, invece, ha detto addio alla Vecchia Signora al termine di 7 annate in cui ha incantato il popolo juventino a suon di finezze e giocate sopraffine. Tra il 2015 e il 2017 la Joya ha 291 apparizioni, condite da ben 115 marcature. Una nottata emozionante per entrambi, visibilmente commossi al termine della gara contro la Lazio, terminata 2-2 con il pari biancoceleste firmato da Milinkovic-Savic a tempo scaduto.
Le parole di Chiellini
“La mia vera partita l’ho fatta mercoledì scorso, l’ultima vera la voglio fare in Nazionale, tutto questo che è successo in mezzo è festa”. Ha parlato così Giorgio Chiellini a fine partita, con lo sguardo rivolto a una possibile avventura in MLS: “Onestamente non lo so, devo confrontarmi in casa. Un’esperienza all’estero è qualcosa che mi attrae, da dieci anni come sa chi mi segue, perché arricchisce a prescindere dalle performance, proprio a livello culturale. Penso che per il futuro un’occhiata al di fuori della mia vita abituale, cioè la Juventus, devo darlo, altrimenti non penso che sarei pronto per la mia nuova vita”.
“La lunga storia che mi ha portato fino a qua mi rende felice e orgoglioso – ha continuato il centrale toscano – Lascio con gioia e serenità perché è una decisione maturata in mesi e non in giorni. Ho sempre detto che avrei voluto lasciare a livello alto e ci sono riuscito. È stata sicuramente un’annata difficile per tutta la Juve, ma in cui ho dimostrato che quando sono riuscito a preparare le partite poi sono riuscito a giocarle al mio livello. Ora la Juventus ha bisogno di ripartire e anche i ragazzi, dopo essere stati guidati e un po’ coccolati, hanno bisogno di prendersi le loro responsabilità e di maturare. In parte li ho aiutati e in parte ho tarpato le ali di qualcuno. Ora farò il tifo per loro, da vicino o da lontano a seconda di quale sarà la mia decisione”.
Una decisione presa anche dopo il mancato approdo dell’Italia di Mancini ai Mondiali in Qatar: “È chiaro che ha accelerato tutto, l’idea mia sarebbe stata di arrivare al Mondiale, era un pallino che mi era venuto dopo l’Europeo vinto. Naturalmente lasciando spazio anche agli altri perché non riesco a giocare le partite ravvicinate che vorrei. Ma lascio anche la Nazionale con un gruppo di ragazzi giovani e forti, il futuro è in buone mani. Bastoni è un difensore fortissimo ma sarà ricordato nella storia non come il nuovo Chiellini ma come Alessandro Bastoni”.
Il saluto di Dybala
Non è riuscito a trattenere le lacrime Paulo Dybala, idolo indiscusso della gente della Torino bianconera. L’attaccante albiceleste ha voluto ricambiare l’affetto dimostratogli dai tifosi attraverso un video-messaggio pubblicato sui propri profili social. Queste le sue parole: “Sono arrivato qui a 21 anni, come il numero che allora portavo sulle spalle. In questi anni sono cresciuto come calciatore e come uomo. Sono stati anni bellissimi, pieni di gioia, di lavoro, di goal e di vittorie. Non sempre è andata come speravo o come meritavamo, ma ci siamo sempre rialzati. Grazie a questa squadra ho tagliato traguardi importanti. Qui ho trovato compagni speciali. Mi sono sempre sentito amato dai tifosi, dalla gente, dai bambini e questo non lo dimenticherò mai”.
Infine, ha chiosato così: “Con il tempo sono sempre cresciute le responsabilità e ho sempre cercato di essere all’altezza. Siamo stati insieme 7 anni: 7 anni di momenti bellissimi e anche di qualche momento difficile. Le nostre strade oggi si dividono, ma io vi porterò sempre con me e nel mio cuore perché mi avete dato tanto amore, tanto rispetto. Io spero di avervi dato un po’ di Joya. Grazie a tutti”.