A un anno esatto dal clamoroso annuncio che ha sconvolto positivamente il popolo giallorosso, José Mourinho si ritrova ad analizzare in conferenza stampa la semifinale di ritorno della UEFA Conference League. Infatti, domani sera la Roma riceverà all’Olimpico il Leicester per il secondo round del penultimo atto del torneo. All’andata la sfida si concluse sull’1 a 1, risultato che tiene pienamente in sospeso l’approdo in finale. Di seguito le parole del tecnico lusitano:
“È sempre difficile prevedere che partita verrà fuori. Qualche volta esce una gara diversa da quella che avevi pensato. A me piacerebbe una partita come quella di Leicester, ovvero con Rui Patricio impegnato una sola volta in 90 minuti. Questo sarebbe importante per noi. Noi dovremo avere la maturità e l’intelligenza di gestirla in modo razionale. Se può incidere la differenza di impegni tra noi e loro? Spero di no. Sono già stato nella stessa situazione, quando tu non hai alcuna possibilità in campionato di raggiungere gli obiettivi, il focus va tutto sulla competizione europea. Per loro è un modo per giocare in Europa nella prossima stagione. Hanno fatto riposare qualcuno in vista di questa partita, noi non lo possiamo fare perché siamo in corsa in campionato e non possiamo buttare via queste possibilità. Domani spero che l’aspetto emozionale possa mettere i miei in uno stato d’animo altissimo che li possa aiutare a vincere“.
Sull’assenza di Mkhitaryan: “Non ne abbiamo un altro come lui. Ci sono squadre top dove hai due giocatori simili per ogni posizione, squadre che non soffrono le assenze. Non ci sono possibilità di fare lo stesso con un altro giocatore. Possiamo farlo in modo diverso. L’obiettivo non cambia. Vogliamo andare in finale e mettere in campo tutto ciò che abbiamo. Domani sarà la 14a partita in Conference League. Non ci siamo mai fermati giocando ogni giovedì e domenica in campionato con tutte le difficoltà del caso. Sergio o Veretout? Sono in condizione di dare tutto quello che hanno da dare. Domani è possibile vincere, molto. Ma solo se tutti noi siamo al massimo livello. E sono assolutamente convinto che chiunque giocherà, ci aiuterà”.
Sul Leicester di Rodgers: “Quello che ha fatto il Leicester è fantastico. Dopo quel successo è cresciuto a ogni livello. Adesso può avvalersi di una delle infrastrutture migliori d’Europa. Congratulazioni a questo club. Rodgers non mi sorprende. A Liverpool, con molte meno risorse di quelle attuali, ha ottenuto risultati straordinari. La gente non segue il campionato scozzese, poi ha vinto delle coppe nazionali in Inghilterra, è la persona giusta per il club, un connubio perfetto. Spero che domani sia la nostra giornata”.
Sulle emozioni che proverà nel vedere lo stadio gremito: “Si è creata una grande empatia tra noi e i tifosi. Siamo insieme in competizione da 10 mesi, con momenti belli e meno belli, siamo stati sempre insieme. Ora arriviamo al momento dove si giocano all’Olimpico le ultime due sfide della stagione, domani l’ultima di Conference e poi l’ultima di Serie A contro il Venezia. Sarebbe bello festeggiare questa empatia che è si è creata e che rimane al di là dei risultati. Quello che dico ai tifosi è che noi giochiamo per noi ma anche tanto per loro e che mi piacerebbe che loro domani giocassero la partita con noi. Si può stare allo stadio come spettatore, ma si può stare anche allo stadio per giocare la partita. Se abbiamo 70 mila spettatori il significato è niente, se abbiamo 70 mila giocatori, la storia è diversa. Non venite allo stadio a guardare la partita, venite a giocare“.
Sul significato che avrebbe la conquista di questo trofeo: “La mia fame è sempre la stessa. Il desiderio non cambia. C’è solo una partita che non ho vinto, la prossima. Per questo voglio sempre vincere la prossima partita, a maggior ragione se si tratta di una semifinale che dà il diritto di giocare una finale. Per cui una semifinale non è come le altre partite. È stato un cammino lungo e diverso dal Leicester che viene dall’Europa League. È stata difficile, fin dal preliminare in Turchia. Dobbiamo fare tutto per conquistare la finale”.