Nei giorni scorsi il quotidiano francese L’Equipe ha lanciato l’indiscrezione sulla clamorosa cessione del Milan da parte del fondo Elliott. La notizia è stata poi confermata e ora la società statunitense sta discutendo la vendita del club meneghino con Investcorp, un fondo mediorientale con sede di Bahrein che dispone di un patrimonio superiore a 40 miliardi di euro. L’acquirente ha posto sul piatto un’offerta pari a 1,1 miliardi di dollari, che equivalgono pressappoco a 1 miliardo di euro.
La trattativa è ben avviata e in stato già avanzato, tanto che il closing potrebbe arrivare entro la fine del mese di aprile. Pochi giorni fa è stato fissato il tetto massimo delle due settimane per la chiusura o meno dell’accordo tra le due parti, con la due diligence, ovvero la valutazione dei pro e i contro dell’affare e l’analisi dei conti, che giungerà a compimento in brevissimo tempo. Sotto questo aspetto non dovrebbero essere riscontrati particolari problemi. Grazie a Elliott, infatti, il bilancio del Diavolo è in continuo miglioramento con il passivo che è sceso dai -195 milioni di giugno 2020 ai -96 del 2021 ed è destinato ad abbassarsi ulteriormente.
Investcorp brama convintamente il Milan, in quanto nell’universo sportivo risponde ai requisiti richiesti: storia, tradizione, riconoscibilità mondiale e valore commerciale. Per queste componenti, il fondo arabo ritiene che il club rossonero si possa incastrare alla perfezione nel proprio progetto di crescita e sviluppo internazionale. Il presidente esecutivo Mohammed Bin Mahfoodh Alardhi sta seguendo in prima persona le negoziazioni e nel giorno di Pasqua si è congratulato attraverso un tweet con la squadra per essere tornata al comando della classifica di Serie A. Le ambizioni sono forti e vanno dal ritorno alla vittoria della Champions League alla costruzione del nuovo stadio. Tutto il quadro, però, sarà più chiaro a fine mese.