Nella domenica di Pasqua, Dylan Van Baarle ha conquistato la Parigi-Roubaix di ciclismo in 5h37’00” dopo il secondo posto strappato al Giro delle Fiandre due settimane fa. Nella 119a edizione dell’Inferno del Nord il ventinovenne si è reso protagonista di una prova di assoluto livello, staccando per primo il traguardo del Velodromo con quasi due minuti di vantaggio sugli inseguitori e fregiandosi del titolo più bello ottenuto fin qui in carriera. Il corridore olandese della Ineos Granadiers si è messo alle spalle il belga Wout Van Aert e lo svizzero Stefan Kung, arrivati rispettivamente secondo e terzo. Il migliore fra gli italiani è stato Andrea Pasqualon della Intermarchè, piazzatosi in diciannovesima posizione.
Queste le parole del vincitore al termine della gara: “È incredibile, quando sono entrato nel velodromo ancora non ci credevo. Cercavo gli altri ragazzi ma ero da solo, a quel punto allora ho cominciato a crederci. È una sensazione pazzesca. Ho fatto il secondo posto al Giro delle Fiandre e ho vinto qui, sono senza parole. L’attacco iniziale? Non era pianificato, volevamo stare davanti e fare una corsa aggressiva. È stata una grandissima campagna di primavera per la squadra, adesso ce la possiamo godere. Abbiamo lavorato duramente negli ultimi due anni”.
Di seguito la classifica finale della Parigi-Roubaix con le prime dieci posizioni:
- Dylan Van Baarle – Ineos, 5h37’00”
- Wout Van Aert – Jumbo, +1’47”
- Stefan Kung – Groupama, =
- Tom Devriendt – Intermarchè, =
- Matej Mohoric – Bahrain, =
- Adrien Petit – Intermarchè, +2’27”
- Jasper Stuyven – Trek, =
- Laurent Pichon, Arkea, =
- Mathieu van der Poel – Alpecin, +2’34”
- Yves Lampaert – Quick-Step, +2’59”