Un altro club di calcio italiano sta per cambiare proprietà e sta per abbracciare un fondo statunitense. Secondo quanto riportato da Sky, infatti, l’Atalanta sarebbe sul punto di affidarsi al fondo americano KKR. La trattativa sarebbe ad uno stato molto avanzato, tanto che potrebbe concludersi già la prossima settimana.
L’Atalanta diventerebbe, così, l’ottava società di serie A ad essere gestita da una proprietà americana dopo Spezia, Milan, Genoa, Venezia, Bologna, Roma e Fiorentina.
Una svolta epocale per la società orobica che, negli ultimi anni, ha scalato i vertici del panorama calcistico italiano, diventando un esempio da seguire per molti, gaudagnandosi, fra l’altro, la ribalta del calcio internazionale con le storiche partecipazioni alla Champions League.
Risultati in campo e dietro la scrivania che hanno di certo fatto attrarre le attenzioni di nuovi investitori, ingolositi anche dal nuovo stadio.
L’operazione, che sarebbe sul punto di giungere al closing, porterebbe il fondo ad acquisire l’85% delle quote dell’Atalanta per una totale di 350 milioni di euro. Ma il fondo statunitense (Kohlberg Kravis Roberts & Co., società leader nel settore dell’economia e degli investimenti, fondata nel 1976) potrebbe decidere anche di entrare gradualmente in societò, acquisendo prima delle quote di minoranza per poi prendere il pacchetto di maggiornaza.
La KKR di recente ha monitorato con attenzione il mercato italiano, mettendo nel mirino anche il mondo delle telecomunicazioni, con la probabile scalata alla Tim. Il fondo fattura poco meno di 300 miliardi di dollari ri ricavi annui.
Luca Percassi, in ogni caso, dovrebbe rimanere all’interno del club nerazzurro.