La prima giornata di test della MotoGP è giunta al termine. I piloti hanno riassaggiato il sapore dell’asfalto sul circuito di Mandalika (in Indonesia), che rappresenta una novità assoluta per la classe regina del motociclismo. Non è stato un ritorno in pista proprio sereno, in quanto le incessanti piogge della notte hanno reso il tracciato, già sudicio di suo, piuttosto umido. A registrare il miglior tempo è stato Pol Espargaro con la sua Honda, seguito dall’Aprilia del fratello Aleix e da Brad Binder, che ridà smalto alla Ktm. Buona prova anche per Rins, Quartararo e Miller, mentre Pecco Bagnaia ha chiuso in 22a posizione. La Ducati VR46 di Bezzecchi, invece, si è piazzata al ventunesimo posto.
“Non vedo cosa ci sia per essere preoccupati – ha dichiarato Bagnaia – sono test e tutti li effettuano con strategie differenti. Noi siamo stati gli unici a non mettere la gomma soft, era programmata per fine giornata, ma è arrivata la pioggia. Come passo però siamo stati forti ed è un indizio utile verso il GP che si terrà qui. La pista? Mi sono sentito bene, ha un disegno diverso dal solito e mi ricorda un po’ un mix fra la Thailandia e l’Argentina. Mi sono concentrato soprattutto a capire la gestione delle gomme e la pista e a come adattarla alla moto: le condizioni però erano disastrose, soprattutto al mattino, poi la situazione è migliorata”.
Come detto in precedenza, l’Aprilia ha fornito buoni segnali, come sottolinea lo stesso Aleix Espargaro: “Condizioni non facili. Non mi è piaciuto che ci abbiano fatto girare per pulire la pista all’inizio, ma ormai è andata. Però la moto va bene, funziona, io e Maverick siamo stati davanti. In più ho provato un telaio nuovo che mi è piaciuto. Sono test, vero, però è importante stare davanti con i migliori e noi ci siamo stati. C’è equilibrio tra i team, però stiamo continuando il percorso di crescita che si era visto nel 2021. E alcuni giapponesi hanno già copiato qualcosa della nostra moto, il che è un buon segno”.