I calendari dei campionati dei vari sport (soprattutto basket e pallavolo) stanno subendo una modifica dopo l’altra a causa dei tanti casi di positività rilevati all’interno di molti gruppi squadra. Ad esempio, la Lega di Serie A di pallacanestro si è vista costretta a rinviare sei gare su otto per questo motivo. Dan Peterson, pluripremiato allenatore, tra le altre, di Virtus Bologna e Olimpia Milano, nonché giornalista, ha proposto misure, anche drastiche, per tentare di contenere la diffusione del virus tra atleti. Di seguito i cinque punti da lui stilati su La Gazzetta dello Sport:
1. L’Uleb sospende Eurolega ed Eurocup fino ad aprile. E così le altre coppe Fiba. Viaggiare in Europa è un invito a contrarre il virus. Aerei e aeroporti sono incubatrici incredibili.
2. La Serie A rifà il calendario per finire entro marzo, playoff compresi. Si gioca sempre di domenica e mercoledì. Anche venerdì per i recuperi. Un calendario compresso. Tipo Nba. Anzi, meglio. Gli americani nelle squadre che non giocano in Europa sono fermi 7 giorni fra una partita e un’altra. Perdono ritmo. Con un calendario fitto, vedremmo un grande salto di qualità del gioco.
3. L’Eurolega riprende ad aprile fino a giugno. Come i playoff Nba. Vale anche per le altre coppe. Anche per loro un calendario compresso. E anche qui grande qualità del gioco.
4. Pubblico. Per entrare devono avere il green pass? Ok. Devono avere la mascherina? Ok. Ma, se appena dentro il palazzo, 7500 persone tolgono la mascherina, siamo da capo. Quindi più responsabilità da parte del pubblico.
5. Le squadre che non fanno le coppe dopo aprile? Per loro si organizza la “Coppa del Nonno”. Così fanno partite, incassi, tv ecc. Non perdono niente. Ci vorrebbe un po’ di creatività con il calendario. Ma così anche le squadre di bassa classifica farebbero esperienza internazionale.