Il giro di boa ha confermato che la Roma ha un buon progetto ma anche tato lavoro da fare per colmare il gap con le big italiane ed europee. Il solito arrivo di Josè Mourinho non poteva bastare nonostante un grande inizio di stagione. Considerato per molti addetti ai lavori un tecnico in fase di declino, il portoghese ha firmato un lungo contratto con la nuova proprietà giallorossa. l’obiettivo chiaro è quello di crescere sia dal punto di vista sportivo che societario. La Roma ha vissuto un girone d’andata tra alti e bassi, con splendide vittorie e rovinose sconfitte. Ricordiamo, anche se in campo europeo, il pesante 6-1 subito in casa del Bodo Glimt.
La rosa va sicuramente rinforzata per alcune lacune evidenti, una su tutte a centrocampo dove il mancato acquisto di Xhaka si è fatto sentire. Tuttavia Mourinho è capace di valorizzare ii giovani e lanciarne degli aglti come nel caso di Afena Gyan classe 2003. Nelle 19 giornate disputate sono arrivate 10 vittorie, due pareggi e sette sconfitte. Numeri che dimostrano che in casa giallorossa non esistono mezze misure tra successi e KO. Il sesto posto fotografa perfettamente la situazione con una classifica, tuttavia, molto corta.
32 punti conquistati al pari della Fiorentina con due lunghezze in meno della Juventus che la precede e solo sei punti dal quarto posto che vorrebbe dire Champions League, obiettivo minimo di questa stagione. Dal punto di vista numerico la squadra ha subito 21 reti a fronte delle 31 realizzate. Il miglior marcatore è Tammy Abraham con 6 goal e 3 assist a cui vanno aggiunti quelli in Conference League ed un numero infinito di pali e traverse. Dietro di lui Pellegrini a 5, fermato da un infortunio, e Veretout a 4. Mancano sicuramente le reti di Zaniolo e Mikhitaryan: il primo ha trovato il primo goal nella vittoria di Bergamo, il secondo invece per motivi tattici ha arretrato il suo raggio d’azione a centrocampo. Per il 2022 l’obiettivo sarà anche quello di invertire il trend nei big match contro le grandi del campionato.