Gelo totale tra l’Arsenal e il suo giocatore più rappresentativo degli ultimi anni, ovvero Pierre-Emerick Aubameyang. A causa della violazione di alcune regole disciplinari interne alla squadra e a una conseguente lite con l’allenatore Mikel Arteta, all’attaccante gabonese è stata tolta la fascia di capitano. Inoltre, il classe 1989 è stato messo, momentaneamente, fuori rosa, quindi non sarà convocato per il derby di domani contro il West Ham, valevole per la diciassettesima giornata di Premier League. I Gunners, dunque, dovranno fare a meno di lui per la seconda gara consecutiva, visto che anche nell’ultima uscita contro il Southampton non era stato inserito in lista.
Questa la nota, tradotta, apparsa sul sito e sui profili social ufficiali del club londinese: “A seguito della sua ultima infrazione alle regole della scorsa settimana, Pierre-Emerick Aubameyang non sarà più il nostro capitano e non sarà preso in considerazione per le convocazioni per il match di mercoledì contro il West Ham United. Ci aspettiamo che tutti i nostri calciatori, soprattutto il nostro capitano, si attengano alle regole e agli standard che abbiamo stabilito e a cui abbiamo tutti aderito. Siamo totalmente concentrati sulla partita di domani”.
Ma cosa avrebbe combinato di così tanto grave per andare incontro a simili sanzioni? Stando a quanto riportato sui maggiori tabloid sportivi inglesi, Aubameyang sarebbe tornato in ritardo da un viaggio in patria (Gabon), preventivamente concordato con il club. Questo avrebbe comportato problematiche relative alle norme Covid previste per chi arriva o rientra da determinati paesi. La società e lo stesso Arteta, chiaramente, non l’avrebbero presa bene e, di comune accordo, avrebbero deciso di levargli i gradi di capitano, ottenuti nel 2019, quando erano stati sottratti a Xhaka, proprio per motivi disciplinari. L’Arsenal, quindi, dovrà rinunciare (chissà per quanto) al suo calciatore più prolifico, che da quando è approdato a Londra nel gennaio 2018 ha messo a segno 92 reti in 164 apparizioni.