Dopo tre settimane di assenza torna lo spettacolo della Champions League e domani sera l‘Inter è atteso da un appuntamento importante, che potrebbe valere la qualificazione agli ottavi di finale. A San Siro arriverà lo Shakhtar Donetsk di De Zerbi, che nel primo atto del doppio confronto costrinse i nerazzurri allo 0-0. La formazione meneghina potrebbe centrare l’accesso alla fase a eliminazione diretta dopo anni e il tecnico Simone Inzaghi farà di tutto per chiudere la pratica il prima possibile. Di seguito le sue parole in conferenza stampa alla vigilia della sfida:
Sulla partita della svolta con il Napoli e su ciò che aggiungerebbe la gara di domani:
“Domenica abbiamo fatto una grande gara: abbiamo battuto il Napoli dei record, la miglior difesa d’Europa. I ragazzi hanno dato una grande prova di maturità e carattere. Domani è tutto nelle nostre mani: siamo lì, sappiamo che affronteremo un avversario che gioca bene a calcio, con un ottimo allenatore, all’andata ci hanno messi in difficoltà: dovremo preparare una partita seria e organizzata”.
Sulla situazione infortunati:
“Dobbiamo recuperare energie, domenica abbiamo speso tanto, fisicamente e mentalmente. Ho avuto dei problemi in corsa: Barella e Correa mi hanno chiesto il cambio, stavano facendo bene. Calhanoglu sul tre a uno era l’unico ammonito che avevamo in campo e ho preferito toglierlo. Sapendo che Dzeko non era nelle migliori condizioni, oggi dovrò fare delle valutazioni, sperando che Lautaro abbia recuperato nel migliore dei modi. De Vrij e Sanchez non ci saranno, la speranza è che gli acciaccati con del riposo possano recuperare”.
Su quello che significherebbe superare la fase a gironi dopo dieci anni:
“Domani è importantissima: è uno dei nostri obiettivi, lo dissi il giorno della presentazione che al di là dei problemi il nostro obiettivo doveva essere quello di riportare l’Inter agli ottavi di finale. Siamo a buon punto, ma manca ancora tanto: sappiamo che domani sarà decisiva, perché la gara di Madrid non sarà delle più semplici, ma al contempo sappiamo che abbiamo un avversario molto qualitativo. Cercheremo di prepararla al meglio”.
Se la squadra fa meglio contro avversari che si chiudono o contro chi è più spregiudicato:
“Io ho la fortuna di avere giocatori molto evoluti, che giocano a questi livelli da tanti anni. Non fa differenza, nelle ultime partite abbiamo trovato squadre che ci sono venute a prendere alte e altre che ci hanno aspettato e abbiamo sempre fatto bene. Conosco l’allenatore dello Shakhtar, gli piace giocare bene a calcio e in poco tempo è riuscito a trasmettere i propri concetti a una squadra molto tecnica, che ha ottime individualità”.
Su cosa è mancato in Ucraina e cosa cambierà a livello tattico:
“All’andata abbiamo creato tantissime occasioni, dovevamo essere più decisi e più fortunati, ricordo ad esempio la traversa di Barella o le conclusioni a botta sicura di Dzeko e Lautaro. Bisogna preoccuparsi quando mancano le occasioni, e invece la squadra ha creato. Affrontiamo avversari che possono creare problemi in qualsiasi momento. Lo Shakhtar ha avuto più possesso, ma occasioni meno nitide”.