Serata e domenica da incorniciare per il Milan che vince un altro big match e raggiunge il Napoli in vetta alla classifica. La Serie A sembra delinearsi per una stagione che vedrà un duello accesso tra due grandi squadre per lo scudetto. Nettissima la vittoria dei rossoneri allo stadio Olimpico su una Roma dominata sotto tutti i punti di vista. A mettere la sua firma d’autore, in una notte così speciale, non poteva non esserci Zlatan Ibrahimovic lanciato dal primo minuto da Stefano Pioli. Nonostante le quaranta primavere, l’eterno bomber svedese ha sfoderato una prova maiuscola tenendo in scacco tutta la difesa avversaria e dispensando magie tecniche sia in fase di rifinitura che realizzativa. Ma c’è molto di più: infatti la vittoria del Milan si è impreziosita dell’ennesimo record di un giocatore totale.
Grazie alla splendida punizione (101 km/h) che ha sbloccato la gara, Ibrahimovic tocca le 400 reti in carriera solo nei campionati. Un dato mostruoso per un’atleta che ha ancora stimoli e non vuole mollare. Ci sarebbe spazio anche per il goal 401 (annullato dal Var), per il rigore procurato trasformato da Kessiè e per l’assist di petto a Leao per l’altro goal annullato, a dimostrazione di una gara praticamente perfetta. La rete dell’Olimpico, inoltre, fa segnare anche il 150 goal in Serie A con le maglie delle tre squadre più rappresentative: Milan, Inter e Juventus. Che sarebbe stata una gara da ricordare, c’era il presentimento già dalle dichiarazioni pre partita:” Ci sono 50.000 persone e mi sento vivo, speriamo che mi fischino perché così mi sento più vivo.”
Quasi un presentimento perchè Zlatan è capace di ammutolire con i suoi goal anche decine di migliaia di persone. La sua esultanza, per certi versi provocatoria, fa parte di un personaggio che conosciamo benissimo ormai. Il tutto accompagnato dall’ammonizione di Maresca e dai cori da condannare della tifoseria giallorossa. Ciò non toglie che Ibrahimovic sembra essere ancora quello di dieci anni fa, con qualche acciacco in più. La svolta sembra essere nella gestione del suo fisico ed anche la società Milan ne è ben consapevole: l’acquisto di Giroud e Pellegri, oltre al poter adattare Rebic, offrono ampie garanzie per non spremere l’attaccante svedese in ogni impegno ufficiale. L’ultima chicca la rilascia proprio Zlatan a fine match:” E’ poco, normalmente vanno a 200. Mi sa che con l’età tiro più piano. Su punizione non ne segno tanti, ma mi piace fare le sorprese. Bisogna sempre provare, il fallimento è parte del successo e allora si continua a provare. I fischi? Mi servono, mi sento vivo. Più fischiano e più sono vivo. Dopo tanti anni mi emoziono ancora, l’adrenalina è parte di tutto. Abbiamo dimostrato di saper anche soffrire e chi è rimasto in campo ha fatto una grande partita. Lo scudetto? Ci proviamo, noi ci crediamo. Finora abbiamo fatto bene ma il campionato è lungo e serve continuità. E’ ancora presto, una partita alla volta”