L’arrivo di Mourinho, in estate, aveva riscaldato i cuori dei tifosi giallorossi, desiderosi di vivere una stagione da protagonisti. Il tecnico portoghese si è calato pienamente nella mentalità dei romani e di Roma. Sembra un Mourinho più pacato che vuole costruire qualcosa d’importante nella Capitale.
La vittoria di domenica scorsa, in campionato, con l’Empoli ha, in parte, cancellato l’onta della sconfitta nell’atteso derby con i rivali della Lazio. Roma che ha “steccato” la stracittadina pur non giocando male, ma commettendo degli errori pagati a caro prezzo. Il successo contro i toscani ha mantenuto la Roma al quarto posto a due sole lunghezze dall’Inter terza e a sei dalla battistrada Napoli, sempre vincente sino ad oggi.
Ma la Roma ha espresso solidità. Certo, qualche sbavatura di troppo in difesa e qualche partita vinta con molta sofferenza (vedi il secondo tempo con l’Udinese) ma i giallorossi ci sono.
Un dato, comunque, emerge in maniera incontrovertibile. La Roma è una squadra che non conosce mezze misure. O vince o perde. Sia in campionato e sia in Coppa In serie A. Cinque vittorie e due sconfitte in Serie A e due vittorie in due partite nella fase a gironi della Conference League certificano l’anomalia di questa inizio di stagione. Su nove gare complessive nessun pareggio e un bottino che può definirsi soddisfacente. Per alzare l’asticella servirebbe qualcosa in più in ogni reparto, ma le strade della qualificazione alla prossima Champions League e la possibilità di arrivare in fondo alla Conference League restano assolutamente percorribili.
La sosta, adesso, permetterà ai giallorossi di tirare il fiato. All’orizzonte l’attesissima sfida di Torino con la Juventus che sembra in ripresa, dopo un inizio choc.
Roma che si ritrova con uno Zaniolo in più e con un Pellegrini fresco di rinnovo pronto a dare la scossa ai capitolini. Insomma, capitolini che stanno ricaricare le pile in viste della sfida alla Juve e di quella successiva, domenica 24 ottobre alla capolista Napoli. Due partite per capire se, davvero, la Roma può diventare grande.