Champions League, l’arbitro Cakir: il rapporto “conflittuale” con le italiane

Cakir

18 KO. Questi sono i numeri delle squadre italiane con Cuneyt Cakir, arbitro turco tornato alla ribalta sulla stampa italiana dopo il match tra Milan ed Atletico Madrid. In realtà il fischietto internazionale è ben noto a quasi tutte le società italiane che, negli ultimi anni, sono state protagoniste in competizioni europee. Tantissimi gli episodi da rincordare nel corso della sua carriera per uno degli uomini più considerati a livello arbitrale per i match di cartello. In particolare quanto avvenuto ieri a San Siro ha fatto disperare non solo i rossoneri ma anche tutti coloro che hanno assistito alla gara. Sull’espulsione di Kessiè si potrebbe discutere per tante ore: per alcuni troppo fiscale, per altri ingenuità clamorosa del centrocampista ivoriano. Nel caso del calcio di rigore, invece, clamorosa la decisione considerando anche la presenza del Var. Errore che pesa enormemente sul cammino in Champions League del Milan, in fondo al girone con 0 punti in due partite.

La svista sul tocco di mano di Lemar è solo l’ultimo episodio controverso. Andando in casa Napoli, gli azzurri lo ricordano per un fallo non fischiato a Lenglet su Demme che portò al vantaggio del Barcellona. Una gara che fu segnata da quell’episodio e si concluse sul 3-1. Per la Juventus, invece, i ricordi più amari. Bisogna tornare indietro al 2015 quando Cakir viene designato per dirigere la finale di Champions League a Berlino tra Juventus e Barcellona. Ancora una volta in una sfida tra Italia e Spagna, la svista è clamorosa. Sul punteggio di 1-1, non viene concesso un rigore abbastanza evidente per fallo di Dani Alves su Paul Pogba. La gara terminò sul punteggio di 3-1 per i blaugrana.

Nel 2019 ancora in Champions League, la Roma viene eliminata agli ottavi di finale per 3-1 maturato nei tempi supplementari. Durante i novanta regolamentari, però, il fischietto non concede un penalty ai giallorossi per intervento su Schick e la squadra di Di Francesco abbandona la competizione. Mettendo da parte i club, anche la nostra nazionale lega ricordi amari ai match arbitrati da Cakir. Nella sfida di andata contro la Svezia che segnerà il nostro mancato approdo a Russia 2020: il fischietto sorvola sulla seconda ammonizione nei confronti di Toivonen e delle sue sbracciate. In generale, oltre ai 18 KO già citati, le italiane in 32 match hanno vinto solo 10 volte.