Dopo la vittoria netta contro il Cagliari in Serie A, la Juventus è pronta a tornare in campo per la 4^ giornata di Champions League. I bianconeri sfideranno gli ungheresi del Ferencvaros all’Allianz Stadium. All’andata la squadra di Pirlo si impose in trasferta. Proprio il tecnico della Juventus ha presentato il match in conferenza stampa. Queste le sue dichiarazioni principali.
Le darebbe fastidio se non ci fosse la stessa intensità del Cagliari?
“Dobbiamo dare continuità a prestazioni e risultati, mi darebbe molto fastidio se non ci fosse la stessa intensità. Serve a noi come squadra ma anche per dare continuità al percorso di crescita. Senza la stessa intensità e senza continuità di prestazione non saremmo una grande squadra e non saremmo la Juventus. Dobbiamo approcciarci nel migliore dei modi, andare in campo come se fosse una finale. Ci serve a noi come crescita e per chiudere il discorso qualificazione”.
È scattata la scintilla sabato?
“Non è scattata una scintilla, avevamo fatto anche bene altrove. Ora i giocatori ricoprono le posizioni in una certa maniera, si conoscono meglio. Serviva del tempo per assimilare i concetti, giornata dopo giornata cerchiamo di migliorarci”.
Chi gioca domani in difesa? Kulusevski o Chiesa davanti?
“Dietro sono rimasti in quattro e giocheranno loro con Danilo centrale e Alex Sandro che torna nella posizione di terzino. Vedremo il resto, Kulusevski ha giocato tante partite mentre Chiesa non penso sia ancora pronto per il primo minuto dopo il problema muscolare. Vediamo domani come stanno”.
Come sta Dybala? Può giocare dal primo minuto domani?
“Sta meglio, è pronto. Si è allenato con continuità durante la sosta, a parte i primi giorni sotto antibiotici. Si è mosso meglio contro il Cagliari, ha ritrovato forza nelle gambe e vedremo domani se schierarlo dall’inizio”.
Che squadra è il Ferencvaros e che partita sarà domani?
“Loro sono una buona squadra, all’andata ci hanno messo in difficoltà ed esprimono un buon calcio oltre che vengono da un buon periodo. Dovremo fare attenzione e cercare di portare a casa i tre punti. Dovremo affrontarla come sappiamo e come dobbiamo fare, sarà una partita decisiva per chiudere il discorso qualificazione. Non bisogna guardare il risultato dell’andata, domani sarà diverso rispetto a due settimane fa. Dobbiamo imporre la nostra forza per non mettere a rischio quanto abbiamo fatto finora”.
State pensando al tridente pesante davanti?
“Ci stiamo pensando dall’inizio però non li abbiamo mai avuti più di tanto tutti a disposizione per assenze e vari infortuni. Si sono allenati poco insieme. Ora diamo una struttura ed equilibrio alla squadra e poi proveremo a metterli assieme”.
C’è un rapporto speciale con Ronaldo? Avete magari fatto sfide su punizione…
“No sfide su punizione per ora non ne abbiamo fatte. Mi comporto con lui come con tutti gli altri, c’è la massima disponibilità in campo e fuori. Io sono fatto così. Tratto lui che è un campione come tratto Frabotta e Portanova che sono due ragazzi. Questo è stato da sempre il mio modo di fare”.
Quanto conta la partita di domani e anche per chiudere il discorso qualificazione?
“Domani è importante per dare continuità alle prestazioni e consapevolezza della nostra forza. I giocatori ancora non sanno dove possono arrivare con questa voglia di dimostrare di essere una squadra competitiva anche in Europa. Questo è un percorso iniziato due mesi fa, pian piano stanno arrivando prestazioni positive. Chiudere il discorso qualificazione sarebbe importante anche per le rotazioni future di qualche giocatore. Giocheremmo diversamente le partite successive contro Dinamo Kiev e Barcellona e potremmo focalizzarci maggiormente sul campionato”.
Bernardeschi può giocare dall’inizio domani?
“Bernardeschi ha fatto una grande partita sia col Cagliari che in Nazionale. Adesso sta bene mentalmente che era la cosa più importante ed è possibile che domani abbia un’altra occasione da titolare”.