Se vuoi ottenere un buon profitto con il Poker, i giocatori occasionali sono quelli su cui dovresti concentrarti maggiormente. Tuttavia sono ancora molti i luoghi comuni che li riguardano. Eccone quattro dei più comuni.
1. I giocatori occasionali sono “stupidi”
Un errore molto diffuso è quello di considerare i giocatori occasionali come inferiori o poco intelligenti.
Di solito non è questa la causa della loro scarsa abilità nel gioco, quanto piuttosto i motivi che li spingono a sedersi al tavolo.
Un giocatore occasionale per definizione gioca a Poker in modo sporadico ed in genere al solo scopo di divertirsi. È probabile che non abbia voglia o tempo di migliorare il proprio gioco e che veda il Poker come un qualsiasi altro tipo di svago.
Molti giocatori occasionali riscuotono grande successo in altri ambiti e la loro poca esperienza al tavolo non dovrebbe pregiudicare la loro intelligenza.
Se uno di questi avversari dovesse avere la meglio su di te in modo fortunoso, cerca di non farne una questione personale. Non tutti prendono il Poker troppo seriamente ed è giusto così.
2. Non è possibile fare una lettura su un giocatore occasionale
Un altro luogo comune molto diffuso è quello riguardo la presunta imprevidibilità dei giocatori occasionali.
Capita spesso di sentire un regular lamentarsi di questo aspetto, ma spesso e volentieri l’errore parte proprio da chi effettua la lettura.
Una delle capacità più importanti di un giocatore di Poker riguarda infatti la sua abilità di adattarsi al livello di pensiero del proprio avversario.
Se dai per scontato che un giocatore occasionale ragioni nel tuo stesso modo, è normale che le sue azioni ti sembrino prive di senso. Prima di provare una lettura contro un avversario di questo tipo dovresti sempre cercare di capire il modo in cui lui vede il Poker per poi immedesimarti.
I giocatori occasionali infatti ragionano di continuo durante una mano di Poker, ma lo fanno trascurando alcuni fattori che potrebbero sembrarti ovvi.
Un errore comune è ad esempio quello di pensare che tengano conto delle Odds e dell’Equity, oppure che siano in grado di fare letture accurate. Tutto ciò è forse troppo da dare per scontato e dovresti attribuire loro ragionamenti molto più basilari.
3. Una top pair è sufficiente per finire ai resti con un occasionale
Alcuni regular sono fermamente convinti che contro un giocatore occasionale sia sempre una buona idea finire ai resti con top pair e che – se dovesse andare male – la mano debba essere catalogata come un cooler.
Come al solito nel Poker le parole “sempre” e “mai” dovrebbero invece essere usate con cautela e ciò vale anche in questa situazione.
Sebbene contro alcuni giocatori inesperti potresti in effetti finire ai resti più alla leggera, dovresti comunque evitare di generalizzare.
Non tutti i giocatori occasionali sono infatti uguali ed al giorno d’oggi sono pochi quelli disposti a giocarsi i resti con una mano pessima. Al contrario, un leak diffuso tra i giocatori alle prime armi è proprio quello di giocare in modo troppo passivo.
4. Non si può bluffare un giocatore occasionale
Certo, i giocatori occasionali sono ben noti per innamorarsi delle proprie top pairs e non riuscire a foldarle, ma in fin dei conti non è così facile averne una.
Il bluff contro i giocatori occasionali è senza dubbio un’opzione che dovresti considerare, evitando tuttavia quelli più elaborati e pretenziosi.
Molti giocatori alle prime armi giocano fin troppe mani nel Preflop e come conseguenza si ritroveranno a gestire molte trash hands nel corso di una mano. Ciò li rende particolarmente vulnerabili ai piccoli bluff, che avranno in genere buone possibilità di successo.
Se invece pensi che un avversario di questo tipo abbia una mano buona, evita i bluff più complessi nella speranza di trovare un fold: in questo caso sarebbe effettivamente una pessima idea.
Questi sono solo alcuni dei falsi miti diffusi nel Poker. Come al solito cerca piuttosto di avere una visione più critica di ogni situazione, in modo da evitare gli errori più diffusi ed avere nuovi spunti interessanti per il tuo gioco.